Storia della Porcellana
La nostra volontà è stata sin dalle origini quella di differenziarci offrendo un prodotto ottimo per qualità e servizio, privilegiando l’eccellenza ai volumi, ma va da se che il fatto di offrire un prodotto di origine Cinese, ha rappresentato in passato, e devo ammettere rappresenta spesso ancora oggi, una barriera non da poco per la promozione del nostro prodotto.
Non si può certo negare che gran parte dei dubbi e della diffidenza nei confronti del prodotto cinese, siano in gran parte fondate e giustificabili; nella maggior parte dei casi la Cina viene scelta come fabbrica privilegiata solo ed esclusivamente per il minor costo della manodopera, e non anche per una predisposizione alla produzione di un particolare prodotto. Lo scopo in questi casi è esclusivamente quello di abbattere i costi, e non vi è dubbio che l’unico risultato ottenibile possa essere un prodotto di bassissima qualità.
La storia della porcellana però, non ha nulla a che vedere con il banale prodotto cinese. Il recente passato Cinese è avaro di periodi illuminati, ma nella storia questo immenso impero è stato la culla di alcune grandi invenzioni, quali la bussola, la polvere da sparo, la carta, la stampa e, naturalmente, la porcellana.
Per quanto alcune forme rudimentali di ceramiche fossero in uso in Cina già dai primi secoli dopo Cristo, è solamente sul finire del primo millennio che nasce la porcellana come oggi noi la conosciamo, prodotta con la fusione di caolino e feldspati, con le caratteristiche tipiche di brillantezza, candore e resistenza che la contraddistinguono.
Fino ad allora, solo oro ed argento erano ritenuti adatti ad adornare le tavole reali di tutto il mondo; vedendo però il livello di qualità e lo splendore di alcuni di questi prodotti, non è difficile comprendere come in breve tempo la porcellana cinese abbia ottenuto grande diffusione dapprima fra gli imperatori cinesi, e successivamente anche nelle corti reali di tutta Europa.
Il culmine dello sviluppo si ha grazie alle Dinastie Ming e Qing, nel corso delle quali la porcellana diviene un vero e proprio oggetto di culto, al punto che il termine “China” viene ad essere utilizzato in Europa come sinonimo del termine porcellana.
I primi prodotti giungono nel nostro continente come regalie e donazioni a reali e notabili durante le visite di stato, ma ben presto la richiesta di porcellana, e la contemporanea incapacità di ottenere prodotti analoghi in Europa, da luogo ad un fervente export verso il nostro continente. Le più importanti casate reali e nobiliari ordinano su commessa interi lotti. Ma nonostante queste produzioni riportino sempre su ogni singolo pezzo l’effige del committente, le decorazioni restano prettamente di tipo orientale, tanto che i visi stessi rappresentati nelle decorazioni mantengono i tipici tratti somatici asiatici, a causa dell’incapacità dei decoratori orientali di riprodurre lineamenti e paesaggi europei.
Dal 1500 la ricerca della formula della porcellana diviene una vera ossessione per molti regnanti d’Europa, ma nonostante i numerosi sforzi, bisogna attendere il 1709, quasi 8 secoli dopo la scoperta cinese, prima che un alchimista tedesco, generosamente finanziato da Augusto di Sassonia, dia vita alla prima produzione Europea fondando la Manifattura di Meissen.
Da qui la diffusione della porcellana in Europa prosegue impetuosa tanto che già a metà del ‘700 si possono individuare rilevanti siti produttivi in quasi tutti i maggiori paesi del continente.
La popolarità della porcellana Cinese in Europa però, è tale che per alcuni decenni le nuove fabbriche tedesche, francesi ed inglesi si limitano a produrre, o meglio riprodurre, copie di forme e decori orientali. E’ solo a partire dal 1740-50 circa, che si diffonde in Germania e Francia l’idea di realizzare un prodotto originale, che segua stili più tipicamente europei e per questo vengono coinvolti nello sviluppo di decori e forme pittori e scultori del tempo, antesignani dei moderni “designer”.
Da qui le strade Cinese ed Europea si dividono; mentre in Europa la rivoluzione industriale viene estesa alla porcellana, facendone progressivamente un prodotto di massa accessibile ai più, in Cina la produzione resta legata all’artigianato destinato alle elite, scelta che ne causerà il declino dopo l’ascesa al potere di Mao.
E’ nei primi anni ’80 che ha inizio una prima lenta riscoperta dell’impresa e dell’iniziativa privata in Cina, ed è da qui che ha inizio la nostra storia.
I nostri primi contatti con la Cina risalgono a qualche anno più tardi, nel 1990. Devo dire che le condizioni non erano poi così cambiate in questi 7 anni, tanto che durante la nostra prima visita alla fiera di Canton, durata 10 giorni, non viene trovato alcun prodotto adatto alla commercializzazione in Europa. Ciò però che ci è chiaro fin da subito, è l’incredibile disponibilità e voglia di fare, di arrivare, che caratterizza alcuni di questi piccoli imprenditori cinesi, a differenza dei nostri precedenti partner europei e tailandesi.
E’ nei primi anni ‘90 che inizia la nostra strada nel mondo del caffè. Non Vi nascondo, come alcuni dei presenti potranno testimoniare, che alcune delle prime esperienze furono tutt’altro che soddisfacenti, non soltanto per l’inadeguatezza della qualità del prodotto, ma forse anche per la nostra estraneità al mondo del caffè.
La nostra competenza nella porcellana era legata ad un prodotto di normale uso domestico, e ci sono voluti almeno un paio d’anni e alcuni errori prima di acquisire una conoscenza specifica dell’esigenze del settore, quali la resistenza, la perfezione del marchio, la stabilità della qualità.
Inoltre, per quanto volenterosi e ben motivati potessero essere i fabbricanti cinesi, solo dopo le prime esperienze ci è stato chiaro che il raggiungimento di un prodotto eccellente, dovesse gioco forza passare attraverso la selezione di uno ed uno soltanto, produttore eccellente. Fra le oltre 40 fabbriche con cui abbiamo collaborato nel tempo, attraverso un processo di selezione durato alcuni anni, abbiamo scelto quella che più di ogni altra aveva dimostrato di condividere la nostra stessa visione ed aspirazione, ed aveva conquistato la nostra piena ed assoluta fiducia.
Una fabbrica esclusivamente orientata alla produzione di barattoli ed accessori da bagno, viene riconvertita pressoché interamente alla produzione di porcellana per torrefazione, tanto da avere oggi una capacità produttiva di 20 milioni di tazze, 5 dei quali distribuiti sul territorio italiano.
Ancora una volta dobbiamo ringraziare i più temerari e fiduciosi fra Voi, che nonostante le prime imperfette forniture, hanno voluto rinnovarci la Loro fiducia consentendo così tanto a noi quanto alla produzione di acquisire le necessarie conoscenze e raggiungere il livello di eccellenza a cui ambivamo e che oggi ci viene da più parti riconosciuto.
CARLO BARBI
CEO CLUB HOUSE S.R.L.